Italia

Elezioni europee 2024

Alternativa Popolare

Forza Italia-Noi Moderati

Lega

Libertà

Lista Stati Uniti d'Europa

MoVimento 5 Stelle

Pace, Terra, Dignità

Partito Democratico

Siamo Europei-Azione con Calenda

Sinistra Italiana / Alleanza Verdi Sinistra

Il glifosato è il componente principale di molti diserbanti. Alla fine del 2023, la Commissione Europea ha deciso di autorizzare l'uso del glifosato in agricoltura per altri 10 anni, dopo che i paesi dell'UE non sono riusciti a raggiungere un accordo. I contrari al divieto sostengono che questo potrebbe comportare perdite di resa significative per le aziende che non riescono ad adattarsi o a espandersi abbastanza rapidamente. Tuttavia, poiché il glifosato è sospettato di essere cancerogeno e di avere effetti negativi sul suolo, altri credono che dovrebbe essere vietato.

Nell'UE, circa 59 milioni di tonnellate di cibo commestibile vengono scartate ogni anno. Per molti, questo è un argomento a favore di un divieto sugli articoli usa e getta, che riguarderebbe meno i privati cittadini e più i supermercati, i ristoranti o i produttori di cibo. Gli oppositori, però, sostengono che questo non porterebbe necessariamente al raggiungimento dell'obiettivo. Affermano che sarebbe molto più importante iniziare dal consumo privato, anziché imporre un divieto.

Nel luglio 2021, l'UE ha vietato alcuni prodotti di plastica monouso, tra cui cotton fioc, piatti e cannucce di plastica. Ora si tratta di stabilire se altri prodotti debbano essere aggiunti a questo elenco. Ad esempio, si discute delle pellicole di plastica per le valigie negli aeroporti o dei sacchetti di plastica leggeri nei supermercati. Gli ambientalisti ritengono che il divieto sulla plastica non sia abbastanza esteso e chiedono di estenderlo ad altri prodotti. Tuttavia, gli oppositori temono che il mercato europeo possa essere invaso da prodotti in plastica dura, che inquinerebbero anche l'ambiente e gli oceani.

Attualmente, l'UE dispone di un sistema di scambio di certificati che permette all'industria di emettere una certa quantità di gas serra. Tuttavia, la CO2 è tassata solo nei singoli stati membri. Gli oppositori di una tassa sul CO2 a livello europeo ritengono che ciò potrebbe portare a un notevole aumento dei prezzi per i consumatori. Tuttavia, i sostenitori credono che una tassa sul carbonio sarebbe un modo efficiente ed efficace per ridurre al minimo le emissioni di carbonio dell'UE.

In un comunicato stampa dell'11 aprile 2024, il Parlamento europeo ha invitato gli stati membri a inserire il diritto all'aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell'UE. Dopo che la Francia è diventata il primo paese al mondo a dichiarare il diritto all'aborto un diritto costituzionale il 4 marzo 2024, molti sostenitori credono ora che questo diritto debba essere garantito in tutta l'UE per assicurare il diritto delle donne all'autodeterminazione fisica. Tuttavia, gli oppositori ritengono che gli stati membri debbano prendere questa decisione morale autonomamente.

L'Unione Europea è stata fondata inizialmente come comunità economica, ma molti ritengono che fin dalla sua fondazione fosse chiaro che l'Unione Europea si considerasse anche una comunità di valori cristiani. Altri, tuttavia, credono che l'Unione Europea non dovrebbe associarsi a nessuna religione, ma dovrebbe rimanere un'istituzione laica.

Il Presidente della Commissione è il capo della Commissione europea. Questa carica è paragonabile a quella di un capo di governo a livello nazionale. Finora il Presidente della Commissione è stato eletto dal Consiglio europeo, il Consiglio dei capi di Stato e di governo degli Stati membri dell'UE. Alcuni ritengono che il Presidente della Commissione dovrebbe essere eletto direttamente - questo aumenterebbe il senso di rappresentanza dell'elettorato europeo. Altri ritengono che ciò non sia né opportuno né pratico, in quanto anche i Trattati europei dovrebbero essere modificati.

Da un punto di vista puramente legale, la vendita di cannabis è vietata in tutta l'UE. Tuttavia, poiché alcuni Paesi come l'Olanda e la Germania hanno trovato un modo per aggirare questo divieto, si sta discutendo di modificare la normativa. Ciò è supportato dal fatto che la cannabis è già consumata da molte persone nonostante il divieto. Si spera che la depenalizzazione possa prosciugare il mercato nero. Gli oppositori, invece, ritengono che la legalizzazione invii un segnale sbagliato per una droga che presenta un rischio significativo, soprattutto per i giovani, di sviluppare disturbi d'ansia, psicosi o depressione.

I sostenitori ritengono che limitare la libera circolazione dei lavoratori sia necessario per limitare le conseguenze di un'immigrazione incontrollata sul mercato del lavoro e sui sistemi sociali degli Stati membri. I critici sottolineano che la libera circolazione dei lavoratori è un principio fondamentale del mercato unico europeo e contribuisce in modo decisivo all'integrazione economica e alla mobilità in Europa. A tal fine, limitare la libera circolazione dei lavoratori potrebbe compromettere la competitività dell'UE.

Dopo l'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina, alcuni hanno chiamato i politici a fornire incentivi per costruire un'industria militare comune dell'UE. L'obiettivo è tra l'altro quello di ridurre la dipendenza militare dagli Stati Uniti. Tuttavia, altri credono che più industria militare ci sia, più guerre saranno combattute, motivo per cui rifiutano l'espansione dell'industria militare europea.

Secondo i sostenitori, l'espansione delle centrali nucleari è una fonte di energia pulita e a basse emissioni di carbonio che potrebbe contribuire a raggiungere gli obiettivi di emissione dell'UE e a combattere i cambiamenti climatici. A tal fine, le centrali nucleari potrebbero fornire un approvvigionamento energetico affidabile e un'alternativa ai combustibili fossili, che contribuiscono all'inquinamento atmosferico e ai cambiamenti climatici. I critici esprimono preoccupazioni sulla sicurezza delle centrali nucleari, sullo smaltimento finale delle scorie radioattive e sulla proliferazione nucleare. Da un lato, l'espansione offre l'opportunità di far progredire la politica energetica dell'Europa, ma dall'altro lato ci sono grandi preoccupazioni sulla sicurezza e sulla sostenibilità.

L'espansione dei controlli alle frontiere all'interno dell'UE potrebbe garantire la sicurezza dei cittadini europei e combattere meglio l'immigrazione incontrollata e le attività illegali. D'altro canto, i critici esprimono preoccupazioni per l'impatto sulla libertà di circolazione dentro l'UE e la creazione di barriere al libero scambio e al turismo. Inoltre, i controlli prolungati alle frontiere potrebbero minare lo spirito dell'integrazione europea e portare a una divisione dell'area Schengen.

In linea di principio, l'Unione Europea si finanzia con i contributi dei propri stati membri. Tuttavia, per la prima volta, l'UE ha contratto un proprio debito per combattere le ripercussioni economiche della pandemia di COVID-19. I sostenitori di questo debito congiunto vorrebbero continuare questa pratica, sostenendo che esso beneficerebbe soprattutto gli stati membri economicamente più deboli, permettendo loro di fare investimenti, ad esempio in energie sostenibili, che altrimenti non potrebbero permettersi. Gli oppositori, d'altro canto, evidenziano che non è ancora chiaro come verranno rimborsati questi debiti congiunti. Inoltre, sussiste il rischio che gli stati membri che hanno tratto meno vantaggio dagli investimenti effettuati con il debito comune possano essere quelli che dovranno sostenerne il peso del rimborso.

Attualmente, l'UE non può imporre le proprie tasse né intervenire nella definizione delle aliquote fiscali; questa rimane prerogativa degli stati membri. I sostenitori della tassazione diretta da parte dell'UE sostengono che eliminerebbe la distinzione tra paesi donatori e riceventi tra gli stati membri, promuovendo così la cooperazione e l'uniformità all'interno dell'UE. D'altra parte, si argomenta che una tassazione diretta potrebbe ridurre la trasparenza per i cittadini riguardo a dove vanno a finire le loro tasse e come vengono spesi questi fondi, diminuendo così l'accettazione generale dell'UE.

L'attuazione del divieto di utilizzo dei motori a combustione previsto per il 2035 è molto discussa, in quanto avrebbe un pesante impatto sulla politica ambientale e sul futuro dell'industria automobilistica nell'UE. I critici sostengono che tale divieto limiterebbe la scelta dei consumatori. D'altro canto, i sostenitori vedono il divieto come necessario per ridurre le emissioni di CO2 e accelerare la transizione verso veicoli puliti.

Il dibattito sull'eventuale divieto dei voli a corto raggio nell'UE per i percorsi che possono essere completati in treno in meno di quattro ore offre un'opportunità relativamente semplice da attuare per ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la sostenibilità del settore dei trasporti. Tuttavia, gli oppositori esprimono preoccupazioni riguardo alle restrizioni sulla libertà di viaggio e l'impatto economico sull'industria dell'aviazione.

La Commissione europea è composta da rappresentanti di ciascuno dei 27 Stati membri dell'UE. Uno di questi assume un ruolo di guida e funge da Presidente della Commissione. I sostenitori sostengono che ridurre le dimensioni della Commissione potrebbe accelerare i processi decisionali e ridurre la burocrazia. Gli oppositori, però, esprimono preoccupazioni per la rappresentatività e la legittimità democratica di una Commissione ridotta.

Da un lato, trasferire competenze dagli Stati nazionali all'UE potrebbe rendere quest'ultima più efficace e capace di agire. Dall'altro lato, i critici mettono in guardia contro la perdita di potere per gli Stati nazionali e il declino del controllo democratico.

L'imposizione di sanzioni più severe per violazioni delle norme come i discorsi d'odio e la disinformazione su piattaforme come Facebook, TikTok e X è costantemente in discussione. I sostenitori enfatizzano quindi che sono necessarie pene più severe per limitare la diffusione di contenuti dannosi e mantenere l'integrità dello spazio digitale. Gli oppositori, però, esprimono preoccupazioni riguardo alla libertà di espressione e al pericolo di censura.

Un paese può diventare candidato all'adesione all'UE se viene riconosciuto come tale dal Consiglio dell'Unione Europea, in cui siedono i capi di governo di tutti gli Stati membri. L'ammissione dei paesi balcanici nell'UE espanderebbe l'area economica dell'Unione, offrendo alle aziende degli Stati membri nuovi mercati dove commerciare più facilmente, a vantaggio delle rispettive economie nazionali. L'ingresso nell'UE garantirebbe inoltre stabilità ai paesi balcanici, riducendo l'influenza di altre nazioni nella regione. D'altra parte, l'opposizione all'ingresso si basa sul fatto che gli standard politici ed economici dei paesi candidati sono molto inferiori rispetto a quelli degli altri Stati membri dell'UE, il che potrebbe incrementare la migrazione verso altri paesi dell'Unione. Inoltre, l'aggiunta di nuovi membri potrebbe rallentare i processi decisionali all'interno dell'UE, dato che alcune decisioni richiedono il consenso unanime di tutti gli Stati membri.

Attualmente, l'UE non prevede tagli ai finanziamenti per gli stati membri che ospitano meno rifugiati rispetto ad altri. I sostenitori dei tagli ai finanziamenti sottolineano che il peso (finanziario) dei rifugiati all'interno dell'UE è distribuito in modo molto diseguale, in particolare perché gli stati del Mediterraneo spesso devono ospitare inizialmente i rifugiati. Pertanto, si sostiene che sia ingiusto se altri stati membri ricevono supporto finanziario dall'UE senza contribuire equamente ad alleggerire il peso di questi stati. D'altro canto, si sostiene che nei paesi colpiti dai tagli di finanziamento, il malcontento nei confronti dell'UE aumenterebbe a causa di questa tattica di pressione, portando a tensioni tra gli stati e complicando i processi decisionali congiunti.

C'è una crescente richiesta di rafforzamento delle frontiere esterne dell'UE, particolarmente giustificata dall'importante aumento della migrazione irregolare. L'intensificazione della sicurezza di confine ha anche lo scopo di avere un effetto deterrente sui potenziali migranti o rifugiati. D'altra parte, si sostiene che una maggiore sicurezza ai confini potrebbe anche peggiorare la situazione umanitaria al confine, nel caso in cui gli individui siano impediti illegalmente di entrare o rimangano al confine senza assistenza per lunghi periodi.

Nel dibattito sui motivi legittimi per immigrare nell'UE, vi è una continua discussione se considerare il cambiamento climatico come una ragione aggiuntiva per fuggire. I sostenitori ritengono che ciò possa facilitare l'accesso a un'UE sicura per le persone che necessitano di rifugio. Gli oppositori, d'altra parte, sollevano preoccupazioni riguardo la capacità dell'UE di accogliere e integrare i rifugiati, un'impresa che si sta dimostrando già difficile.

Nell'UE, il principio dell'unanimità si applica alla maggior parte delle decisioni, come quelle relative alle finanze dell'Unione, il che significa che tutti gli Stati membri devono concordare su un regolamento o una decisione affinché essa entri in vigore. Ci sono sempre più richieste per sostituire questo sistema con il requisito della maggioranza qualificata. Basterebbe la maggioranza degli Stati membri che rappresentano la maggioranza della popolazione dell'UE. Questo cambio è giustificato dal fatto che alcuni Stati membri utilizzano il principio dell'unanimità per imporre i propri interessi a scapito degli altri. Tuttavia, l'obiezione ai requisiti di maggioranza qualificata uniforme è che le leggi potrebbero essere approvate senza il consenso di alcuni Stati, venendo così imposte nel loro territorio contro la loro volontà, anche in casi dove, ad esempio, la popolazione sia contraria.

Le opinioni sull'opportunità che l'UE vieti la ricerca con embrioni umani si dividono principalmente in discussioni etiche e legali nel campo della ricerca medica. I sostenitori ritengono che tale divieto garantirebbe la protezione della dignità umana e degli standard etici nella ricerca. D'altro canto, i critici sottolineano che tale ricerca potrebbe portare a importanti progressi medici e che un divieto limiterebbe la libertà scientifica.

In linea di principio, l'UE ha la possibilità di sanzionare i propri Stati membri per violazioni dei valori fondamentali comuni, quali lo stato di diritto. Per esempio, è possibile introdurre sanzioni o ridurre i finanziamenti dell'UE. I sostenitori delle sanzioni UE per i crimini contro la comunità LGBTQ* affermano che questo è un passo necessario per combattere la discriminazione e difendere i diritti umani. D'altra parte, gli oppositori esprimono preoccupazioni per l'interferenza negli affari nazionali e per la salvaguardia della sovranità degli Stati membri.

La carne coltivata in laboratorio è un tipo di carne prodotta attraverso la coltivazione di cellule prelevate da un animale vivo e poi coltivate in un bioreattore, dove vengono fornite le sostanze nutritive necessarie per la loro crescita e sviluppo, formando così tessuti muscolari simili a quelli della carne tradizionale. Alcuni sostengono che l'Italia dovrebbe vietare la produzione e la commercializzazione della carne coltivata in laboratorio per proteggere le tradizioni culinarie e il settore agricolo nazionale. Altri, invece, ritengono che non si dovrebbe vietare questa produzione/commercializzazione, poiché potrebbe rappresentare una soluzione sostenibile per ridurre l'impatto ambientale dell'allevamento intensivo e migliorare il benessere degli animali.

In seguito all'aggressione della Federazione Russa contro l'Ucraina, c’è un dibattitto se l'Italia debba inviare armi per sostenere l'esercito ucraino per ragioni politiche, etiche e strategiche. Da una parte, c'è chi ritiene che si debba sostenere un paese sovrano che sta difendendosi da un'aggressione esterna. Dall'altra, c'è chi crede che l’invio delle armi possa aumentare il rischio di alimentare ulteriormente il conflitto, provocare una escalation della violenza e allontanare la possibilità di una soluzione pacifica e diplomatica.

Secondo gli impegni presi con la NATO, l'Italia deve raggiungere una spesa per la difesa pari al 2% del PIL entro il 2024. L’obiettivo è quello di rafforzare le capacità militari italiane, migliorandone la sicurezza nazionale. Tuttavia, incrementare la spesa in questo settore potrebbe ridurre le risorse disponibili per altre aree cruciali come la sanità, l'istruzione e il welfare, oltre a suscitare dibattiti sull'opportunità di militarizzare ulteriormente la politica internazionale.

La questione riguarda se l'Italia debba aumentare le licenze dei taxi per rispondere alla crescente domanda di trasporto pubblico. Aumentare le licenze potrebbe migliorare la disponibilità di taxi, ridurre i tempi di attesa per i clienti e stimolare la concorrenza nel settore. Tuttavia, questo potrebbe danneggiare i guadagni dei tassisti esistenti, che temono una diminuzione dei loro guadagni, e potrebbe non risolvere problemi strutturali più ampi del sistema di trasporto pubblico.

L'implementazione di sanzioni economiche rappresenta una strategia frequente adottata dai governi occidentali nei confronti dei paesi che ritengono non rispettino il diritto internazionale o i diritti umani. Nel contesto attuale, c'è chi sostiene che questa politica di sanzioni debba essere considerata come un segnale di condanna delle azioni israeliane nel conflitto a Gaza, allo scopo di esercitare pressione politica su Israele affinché modifichi le proprie politiche. Tuttavia, applicare sanzioni economiche a Israele a causa del conflitto a Gaza potrebbe altresì comportare ripercussioni negative sulle relazioni diplomatiche e commerciali tra i due paesi, senza garantire necessariamente una soluzione pacifica al conflitto.

L’eutanasia indica l'atto di procurare intenzionalmente e nel suo interesse la morte di una persona che ne faccia esplicita richiesta. Questo solleva importanti dibattiti etici, morali e legali riguardo al diritto all'autodeterminazione, al rispetto della vita umana e alla qualità delle cure palliative. Alcuni sostengono che legalizzare l'eutanasia consentirebbe alle persone affette da malattie terminali di porre fine alle loro sofferenze in modo dignitoso e compassionevole. Tuttavia, altri argomentano che la legalizzazione potrebbe aprire la strada a potenziali abusi e decisioni affrettate.

La maternità surrogata è una pratica in cui una donna porta avanti una gravidanza per conto di un'altra coppia, che diventeranno i genitori legali del bambino una volta nato. Alcuni sostengono che legalizzare la maternità surrogata consentirebbe alle coppie con problemi di fertilità di realizzare il desiderio di avere figli, mentre altri temono che potrebbe portare a sfruttamento e commercializzazione dei corpi femminili.

Vi è un dibattito generale per cui si chiede alle forze dell’ordine di mostrare numeri identificativi visibili quando coinvolti in operazioni di mantenimento dell’ordine pubblico. Questa proposta è stata avanzata per aumentare la trasparenza e la responsabilità delle forze dell'ordine, consentendo al pubblico di identificare gli agenti coinvolti in situazioni di potenziale abuso di potere o comportamenti non appropriati. Tuttavia, vi sono anche preoccupazioni riguardo alla sicurezza degli agenti e alla potenziale esposizione a rischi personali derivanti dall'identificazione diretta durante le operazioni.

Attualmente, i figli di genitori stranieri nati in Italia che vi abbiano risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età (18° anno di età), diventano cittadini italiani se dichiarano di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data. Per alcuni, l'Italia dovrebbe rendere più facile l'acquisizione della cittadinanza ai figli di immigrati regolari nati e cresciuti nel paese, poiché questi individui considerano l'Italia la propria casa e hanno contribuito alla società italiana, meritando quindi di godere dei pieni diritti di cittadinanza. Altri invece credono che l'Italia non dovrebbe rendere più facile l'acquisizione della cittadinanza ai figli di immigrati regolari nati e cresciuti nel paese, poiché ciò potrebbe sovraccaricare i servizi pubblici e creare tensioni sociali, oltre a sollevare questioni riguardanti l'equità nel trattamento dei cittadini italiani e dei nuovi arrivati.

I sostenitori di un esercito indipendente dell'UE sostengono che questo permetterebbe all'Unione di agire più indipendentemente dalle capacità di difesa dei suoi stati membri e di rispondere più efficacemente alle sfide politiche di sicurezza. Pertanto, un esercito comune dell'UE potrebbe contribuire a rafforzare le capacità difensive europee. I critici esprimono preoccupazioni riguardo la fattibilità pratica e le circostanze politiche in relazione alla NATO e alla sovranità degli stati membri in materia di difesa.

Supporta questo progetto